Affitti brevi Roma nuove regole 2025: guida completa per proprietari e host
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Affitti brevi Roma nuove regole 2025: guida completa per proprietari e host

Guida aggiornata agli affitti brevi Roma nuove regole 2025: CIN obbligatorio, divieto di key box, self check-in e requisiti di sicurezza. Evita le multe!

Nel 2025 il Comune di Roma ha introdotto una serie di nuove regole per gli affitti brevi, con l’obiettivo di contrastare l’abusivismo, tutelare il patrimonio storico e garantire maggiore sicurezza. Se affitti un immobile a fini turistici nella Capitale, questa guida ti spiega tutto ciò che devi sapere per essere in regola.

1. Codice Identificativo Nazionale (CIN): obbligatorio per tutti

Ogni immobile destinato ad affitti brevi deve essere registrato nella Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR) e ottenere un Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo codice:

  • Va esposto online e all’ingresso dell’immobile

  • È richiesto per pubblicare annunci su piattaforme come Airbnb e Booking

  • Deve essere comunicato in caso di controlli

Chi non lo espone rischia sanzioni da 800 a 8.000 euro.

2. Divieto di key box su beni pubblici e storici

A Roma è vietato installare cassette porta-chiavi (key box) su muri condominiali, facciate storiche o spazi pubblici. Il Comune ha intensificato i controlli e le rimozioni, con multe fino a 400 euro per ogni violazione.

3. Check-in in presenza: non più obbligatorio

Dopo mesi di incertezza normativa, il TAR del Lazio ha annullato l’obbligo di check-in in presenza. Oggi è possibile utilizzare sistemi di self check-in (come serrature smart, codici digitali o riconoscimento da remoto), purché i dati degli ospiti vengano trasmessi entro 24 ore alla Polizia tramite il portale Alloggiati Web.

4. Requisiti di sicurezza aggiornati

Gli immobili destinati ad affitti brevi devono rispettare nuovi standard:

  • Estintore certificato CE ogni 200 m²

  • Sensori per gas e monossido di carbonio

  • Registro elettronico degli ospiti da inviare alla Polizia

5. Regole urbanistiche più rigide

Il Comune ha vietato il cambio di destinazione d’uso per trasformare uffici, magazzini o garage in case vacanza, soprattutto nei quartieri storici come Trastevere, Monti e il Centro. L’obiettivo è contenere l’overtourism e preservare la residenzialità.

6. Fiscalità e limiti per i proprietari

Le regole fiscali seguono la normativa nazionale:

  • Cedolare secca al 21% solo per il primo immobile

  • Aliquota al 26% per i successivi

  • Obbligo di Partita IVA e SCIA per chi gestisce più di tre unità

7. Controlli intensificati

Nel primo semestre del 2025, il Comune ha effettuato oltre 3.000 controlli. Un terzo degli host è risultato non in regola. Le verifiche riguardano:

  • Presenza del CIN

  • Conformità urbanistica

  • Sicurezza e registrazione degli ospiti

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